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Parafarmacie: risparmio in pillole.L’alternativa “low cost” ai farmaci generici si chiama “parafarmacia”, e non è certo una novità. Lo è però il testo di legge Gasparri-Tomassini al vaglio presso la commissione Igiene e Sanità del Senato, sul riordino del sistema farmaceutico, che imporrebbe significative limitazioni al sistema concorrenziale della distribuzione.
Aumenta quindi la pressione di associazioni e consumatori affinché la liberalizzazione venga estesa anche ai farmaci con obbligo di prescrizione (fascia C). La concorrenza nel settore, inaugurata dalle lenzuolate Bersani, avrebbe giovato ai consumatori, producendo rincari minimi in 4 anni, del 3,4% (contro il 19% registrato negli anni precedenti la riforma). Il mercato del farmaco in Italia e’ il terzo d’Europa, il quinto del mondo e con il maggior numero dei farmaci salvavita distribuiti ai cittadini a prezzi controllati, si difende Tomassini, presidente della commissione Sanita’ di Palazzo Madama. Antitrust contro il numero chiuso Per tutelare la salute basta un farmacista, ovunque lavori e non serve un negozio apposito. Questa in sintesi l’opinione dell’Antitrust, secondo cui i costi di gestione di un esercizio commerciale andrebbero a gravare sul consumatore. Non avrebbero più motivo d’essere, secondo l’Authority, nemmeno i vincoli di apertura agli esercizi. Benvenute quindi a parafarmacie e corner di supermercati. Farmaci in fase di “liberalizzazione” Dopo i positivi esiti dell’esperimento fatto con i farmaci Sop e Otc (quelli vendibili senza ricetta medica) sarebbe ora, ribadisce Catricalà, di limitare l’esclusiva di vendita sui farmaci di fascia C, aprendo nuovi canali di distribuzione alternativi. Un’iniezione di risparmio Stando alle rilevazioni di Altroconsumo la possibilità di vendere i farmaci da banco anche al di fuori delle farmacie ha provocato un’apprezzabile frenata dei prezzi. Tra il 2000 e il 2005, prima che partisse la liberalizzazione della vendita dei farmaci, i prezzi erano aumentati in media del 19%. Mentre negli ultimi cinque anni il prezzo libero è cresciuto al massimo del 3,4%. Da aumenti a due cifre, insomma, si è passati a una cifra sola. I dati del Creef (Centro ricerche economiche, educazione e formazione della Federconsumatori) invece riportano un risparmio medio dell’8,3% nelle parafarmacie e del 14,2% nei corner della salute presenti nella Grande distribuzione organizzata. Fonte: Soldi Blog (vedi qui) |
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